IL TG1 DI MINZOLINI, OVVERO LA SCOMPARSA DI SCANDALI E INCHIESTE

18.08.2010 15:50

 

"I miei telegiornali danno e continueranno a dare solo notizie". Che tradotto vuol dire solo una cosa: basta gossip al posto dell'informazione. Lo ha detto il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, sabato scorso a Cortina in un faccia a faccia con il nuovo responsabile del Tg de La7, Enrico Mentana ("Le notizie vanno date a prescindere da chi colpiscono"). Tema del dibattito: "Telegiornali a confronto". Una dichiarazione d'intenti, quella del numero uno del primo tg d'Italia, che per qualche ora ha lasciato sperare in un ravvedimento di quello stesso Minzolini che assolse l'avvocato David Mills (solo prescritto) accusato di aver mentito per favorire Silvio Berlusconi.

Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il mare. E così, dopo neanche mezz'ora dalla fine dell'incontro, dai titoli del Tg1 è scomparsa la notizia più importante del giorno: quella delle accuse della Banca d'Italia al coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, sui presunti illeciti commessi dalla sua banca, il Credito cooperativo fiorentino. Durante il tg, poi, il servizio sulle magagne creditizie di Verdini è arrivato solo dopo vari minuti e servizi, quando – spiegano gli esperti – l'attenzione degli spettatori cala notevolmente. La lezione sul giornalismo televisivo secondo Minzolini in quel di Cortina, però, meritava almeno un'altra possibilità. Quale migliore occasione delle due edizioni del Tg1 di Ferragosto, specie all'indomani delle prove fornite da Il Giornale di Vittorio Feltri sulla casa (e sui mobili) della ex casa di An a Montecarlo?

Il vuoto di notizie ferragostano potrebbe essere il momento giusto per approfondire il caso Verdini. Lasciate ogni speranza voi che guardate. All'ora di pranzo, Minzolini offre un'apertura-spot sul governo del fare e sugli otto mafiosi arrestati al giorno (con Letta, Alfano e Maroni a Palermo per la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza), due diversi servizi sul maltempo e sui danni provocati, la visita dei Radicali in carcere, un po' di cronaca, l'angelus del Papa, le vacanze di Barack Obama, l'apocalisse pachistana, le previsioni meteo, un altro super spot sulle forze dell'ordine che controllano città vuote, spiagge piene. E, dulcis in fundo, dopo la pagina sportiva, un'intervista di Vincenzo Mollica a Carlo Verdone. Ricapitolando: nessun servizio "di ritorno" sul caso Verdini.

Bisogna riconoscere a Minzolini, però, di applicare una sorta di par condicio degli scandali. Il caso della cucina di Gianfranco Fini che forse è finita a Montecarlo compare solo nel pastone politico, con le voci di maggioranza, opposizione e opposizione di maggioranza che battibeccano come da consuetudine sui temi delle elezioni anticipate, del governo di transizione. Sarà andata meglio l'edizione serale, quella più prestigioso della giornata?

Macché. Anche in questo caso va in onda lo stesso, identico, lunghissimo servizio sui controlli delle forze dell'ordine nei grandi centri e nei luoghi di vacanza. Poi il pastone politico canonico, qualche pezzo freddo su argomenti di costume, cronaca di giornata e, unica variazione rispetto all'ora di pranzo, un'intervista al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi. I temi? I soliti: governo di responsabilità nazionale, elezioni anticipate, costituzione, etc...

E il telegiornale di Enrico Mentana, "avversario" di Minzolini nel faccia a faccia di Cortina, come si comporta sugli argomenti caldi del giorno? Apertura politica sull'indisponibilità del Governo ad andare a elezioni anticipate perchè così sarebbe violata la Costituzione, poi un servizio sull'ultimo anno di guai con la giustizia di Verdini e un pezzo sulla risposta di Fini alle accuse de Il Giornale. È solo gossip? Secondo Minzolini sì, eppure i dati descrivono un quadro diverso: da un mese e mezzo a questa parte, gli ascolti medi settimanali del telegiornale de La7 si sono attestati sopra il 4% di share. Un risultato a prova di pettegolezzi.

 

da il Fatto Quotidiano del 17 agosto 2010