COTA: "VOGLIONO FREGARCI, QUI C'E' UN TENTATIVO DI RIBALTARE L'ESITO DELLE ELEZIONI"

17.10.2010 22:14

“Se dovesse esserci un esproprio del voto popolare, sarebbe a rischio la democrazia”. Al Tg3 il governatore del Piemonte, Roberto Cota,commenta l’ipotesi  sul riconteggio dei voti in Piemonte. “C’e’ un tentativo di fregarci le elezioni – continua Cota – in base alla sentenza del Tar che ha ordinato i riconteggi, Mercedes Bresso ha preso i suoi voti anche se gli elettori hanno messo una croce solo sulle liste collegate. Per me, invece, sarebbero valide solo le preferenze espresse con la doppia corce. Ma questo non e’ previsto dalla legge. I giudici devono rispettare la legge, che e’ chiara e spiega che quando si mette una croce sulla lista, si vota anche per il Presidente. Tranne i casi di voto disgiunto”.

ASSENTEISMO DA NAUFRAGIO? - Sarà per difendere la democrazia che il presidente del Piemonte sta preparando una nuova sede a Roma come ricordava il Fatto:  “Cota è impiegato ad allestire la nuova sede distaccata della regione Piemonte molto comoda, a due passi da palazzo Madama, a Roma. Non si sa mai” e deve essere per evitare che gli freghino le elezioni che evita di presentarsi nell’aula consiliare del palazzo torinese “Non sono un consigliere: sono spesso a Roma per tutelare gli interessi del Piemonte”, sottolinea.

DEMOCRAZIA  A DUE CORSIE - Comunque le dichiarazioni di Cota non sono altro che l’eco di quelle di Bossi, evidentemente preoccupato per uno dei suoi pupilli più promettenti; il senatur si affanna a difendere” un ragazzo che ha vinto democraticamente le elezioni: qui c’è qualcuno che vuole annullare dei voti validi”; viene da ricordare però che di tali dichiarazioni in difesa della democrazia per il caso di Adro, in cui il suo partito è direttamente coinvolto, da Cota non ne abbiamo sentite. Un caso?